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Breakfast in Modena

Il primo ingrediente è un rammarico. Non avere imparato l’inglese. Ne mastico giusto qualche parola imparata ascoltando dischi o canzoni alla radio. Era il 1979 quando i Supertramp pubblicarono il loro sesto album, Breakfast in America. Fu la prima volta che riuscii a tradurre completamente un titolo.

Il secondo ingrediente è un viaggio a Modena e dintorni. In un bar di Montale, qualcuno mi raccontò che il grande Pavarotti, quand’era a casa da quelle parti, non rinunciava mai al piacere di inzuppare nel cappuccino alcuni pezzi di gnocco fritto.

Il terzo ingrediente sono io – Claudio Roncaccioli. Un giorno mi sono detto: abbiamo la tecnologia in cucina. Perché non fare una crema di Parmigiano Reggiano che assomigli a una tazza di latte montato, da macchiare con l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

Ho frullato questi tre concetti: così è nato Breakfast in Modena.

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